Come detto nelle scorse settimane, se scegli un servizio di hosting per il tuo podcast in linea di massima non ti devi preoccupare della sua distribuzione sulle varie piattaforme: è il servizio stesso a fartici arrivare. La grande eccezione è Apple Podcast, che ha un approccio ancora molto manuale: il tuo feed infatti deve essere approvato da Apple prima di poter essere inserito nel database.
Questo è un breve tutorial per arrivare su quella che una volta era la principale (e l’unica) piattaforma per l’ascolto dei podcast.
La prima cosa che ti serve
Il primo passo è aprire un account con Apple: questo ti darà la possibilità di entrare in Podcast Connect, il sito di Apple che devi frequentare per il caricamento, ed eventualmente anche le statistiche, del tuo podcast.
(Per me che sono utente Apple da più di quindici anni, la grafica di questo sito mi fa salire un po’ di nostalgia, ché il font lì in alto a sinistra è un font che non usano più, ma lasciamo perdere. Inoltre, tieni conto che Podcast Connect è una url di un portale per diversi servizi: è lo stesso per chi gestisce degli ebook da vendere su Apple Books, per chi carica film, eccetera.)
Per poter entrare in iTunes Connect e caricare il feed del proprio podcast è necessario disporre di un Apple ID, un account precedentemente creato per uno qualsiasi dei servizi di Apple. Io personalmente tengo separati i miei account (quello personale, quello con il quale ascolto musica e noleggio film, e quello per i podcast): ma spero che tu non abbia le mie stesse paranoie informatiche 🙃
A questo link trovi tutte le informazioni in italiano per aprire un Apple ID. Una volta inserito username e password, potresti dover accettare i termini di servizio.
La seconda cosa che ti serve
È la url del feed rss del tuo podcast. Due settimane fa abbiamo visto che cos’è un feed, lo riporto qui per riferimento:
Un podcast equivale a un feed rss, ovvero un particolare tipo di file (formato xml) che contiene le informazioni che saranno poi processate dall’app che usi, qualsiasi app sia, e trasformate in audio per le tue orecchie. Il bello di questo dettaglio è che il podcast, se lo fai come dev’esser fatto, sarà sempre libero e disponibile per chiunque.
Se il feed lo compili a manina tu – auguri – devi segnarti il suo indirizzo web, ovvero: dove si trova. (Ricordati che a ogni nuova puntata dovrai caricare il file xml sul tuo server, con le aggiunte e le correzioni del caso.) Se invece il tuo feed viene generato automaticamente da un servizio come Spreaker, lo puoi trovare facilmente: per esempio, alla pagina del podcast (qui, per Ricciotto), o da qualche parte nel pannello di controllo (Spreaker te lo fa trovare alla voce “Personalizzazione RSS”).
(Per dire, il feed rss di Ricciotto lo puoi trovare cliccando sull’icona arancione.)
La terza cosa che ti serve
Il feed non può essere vuoto, né può essere un feed di prova con qualcosa che non è una puntata vera e propria: non puoi sottoporre per approvazione un feed che non contiene nessuna puntata, oppure un audio che non corrisponde al programma che farai. Il team di Apple deve poter ascoltare qualcosa e valutarla, prima di poterla approvare. Se hai preparato un trailer per il tuo podcast va benissimo, è sufficiente.
Ad Apple interessa che non ci siano contenuti che inneggiano all’odio o al razzismo, alla violenza, e che non vai a violare i diritti d’autore di qualcun altro.
Proporre il feed
Una volta che sei entrata nel tuo profilo su iTunes Connect, clicca il pulsante “+” in alto a sinistra. Dal momento che dovresti avere anche l’indirizzo web del feed rss del tuo podcast, incolla la url nel campo di testo. In alto a destra vedrai un pulsante che dice “Convalida”: è una maniera semplice e veloce per verificare che il tuo feed RSS funzioni e non abbia errori. Se è stato creato da un servizio di hosting come Spreaker, Anchor e compagnia cantante, dovrebbe essere a posto. Se l’hai fatto tu a mano, potrebbero esserci degli errori di sintassi.
(La url è il link diretto al feed di Ricciotto.)
Ti verrà proposta anche l’Anteprima di come verrà visualizzato il podcast su Apple Podcast.
Adesso puoi cliccare su “Invia” e sottoporre il tuo podcast per l’ascolto. Nel giro di pochi giorni al massimo Apple ti invierà una mail con il responso. Nella mail sarà presente anche il link diretto al programma su Apple Podcast: ce l’hai fatta!
Un po’ di storia
iTunes è stato uno dei programmi più innovativi della storia per contenuti e modello di business, ed è morto l’anno scorso, ucciso dal peso della sua stessa storia e dalla quantità di funzioni e caratteristiche che aveva assunto nel corso degli anni. Nato nel 2001, qualche mese prima del lancio del primo iPod, si è evoluto da software per la gestione e l’acquisto di musica per includere stazioni radio, film, serie tv, programmi televisivi, podcast, audio e videolezioni universitarie (iTunes U conteneva una buona fetta dello scibile umano). A ogni nuova caratteristica l’interfaccia grafica veniva un po’ manipolata finché non è diventata, secondo molti esperti di tecnologia, una delle cose più ingestibili di sempre: a dirla tutta, mi son sempre trovato abbastanza bene.
I podcast vennero aggiunti nel 2005: oltre su un iniziale controllo sui contenuti, Apple non ha mai esercitato alcuna forma di dominio nei confronti di questo media, e anzi, fino a quando Spotify non ha aggiunto i podcast al suo arsenale il database di iTunes era considerato il grado zero del podcasting: esserci significava avere un programma, poter essere ascoltati da tutti tramite la condivisione del database da Apple alle singole app per ascoltare i podcast.
Un’altra opinione condivisa è che questa guida estremamente rilassata da parte di Apple nei confronti del podcasting ha permesso la nascita e l’esplosione del settore, con tantissimi podcast (soprattutto americani) in grado di guadagnare grazie a sponsor e modelli di business affini alla pubblicità ma sicuramente diversi, e certamente più rispettosi della privacy. Da alcuni anni purtroppo questo non è più garantito, e anzi: la mia paura è che nel podcast vedremo ripetersi l’abbassamento generale della qualità delle pubblicità, come già sul web.
Ora iTunes non esiste più, in ogni caso: da qualche tempo è stato suddiviso nelle sue diverse funzioni: Apple Music, Apple Podcast, AppleTV (con AppleTV+ per chi vuole vedere gli originali made in Cupertino). Su iOS già dal 2012 esiste Podcast, un’app pensata per gestire esclusivamente i podcast.
E per finire
A questa pagina trovi un sacco di risorse su Apple Podcast, con anche delle guide passo-passo (comprese quelle per fare il feed a mano).