Guida al podcast da remoto, per quel che l’ho capito / Capitolo tre: il double-ender


Mi è capitato di dirlo più di una volta: la cosa migliore da fare quando si registra da remoto è realizzare un double-ender, ovvero: ognuno registra la sua parte e che poi viene montata assieme. Alla fine della fiera, è quello che fa Zencastr, se ci pensi: si ottengono le voci di tutti su traccia singola e queste tracce devono poi essere montate. Come detto, a seconda della tua abilità e capacità (o semplicemente: tempo a disposizione o predisposizione mentale allo sbattimento), avere più tracce potrebbe essere un bel pacco, anziché una cosa positiva: lì dipende da te, ovviamente.

Sulla qualità però non si può discutere molto: è meglio avere un audio registrato in locale da un computer con un microfono ambientale vecchio, in una stanza col rimbombo, che una registrazione ultracompressa e piena di rallentamenti o glitch dovuti a una pessima connessione. Pertanto: armiamoci di pazienza e vediamo come fare a registrare in locale sui sistemi operativi principali.

Prima, le regole fondamentali

Se non usi un paio di cuffiette, recupera un paio di cuffiette. Non importa che siano microfonate, perché potrebbe bastare il microfono del tuo computer – o del tuo telefono. Ma è fondamentale che non ci siano rientri, cioè che la voce delle altre persone che parlano con te non esca dalle casse del computer o dall’altoparlante del telefono.

Bisogna stare attenti, perché il microfono ambientale del computer (o quello del telefono) è pensato per far sentire la tua voce in qualsiasi situazione possibile, quindi per sua stessa natura catturerà qualsiasi suono intorno a sé. Il che significa che se strofini il palmo di una mano sulla stessa scrivania su cui poggia il computer, è ben probabile che quel suono venga ripreso e amplificato. Se batti il pugno, presa dalla foga del discorso, è ben probabile che succederà un bel casino di volumi. Idem se queste cose le fai col telefono.

Su Mac

È sufficiente QuickTime: oltre a riproduttore video è anche un ottimo registratore. Dopo averlo avviato, clicca su “File” e scegli “Nuova registrazione audio”. Scegli il microfono che vuoi venga utilizzato cliccando sulla piccola freccia accanto al pulsante rosso: vuoi usare quello ambientale? Il tuo microfono USB? Il mixer o scheda audio collegato via USB? Non importa, sceglilo. Se è la prima volta che registri dell’audio con QuickTime e hai le più recenti versioni di macOS, il sistema potrebbe richiederti un passaggio ulteriore di sicurezza: devi garantire a QuickTime il permesso di utilizzare il microfono. Parlo di questo passaggio in calce a questo pezzo.

L’altra cosa che devi decidere in questo momento è la qualità: “alta” o “massima” è una di quelle scelte che solo Apple poteva fare, ma dipende molto soprattutto dal tipo di microfono che usi e dallo spazio su disco che hai a disposizione. È inutile registrare a qualità massima se usi delle cuffiette del telefono che ti distorcono la voce; diversamente se hai un buon microfono sfrutta la sua qualità. Ça va sans dire, più è alta la qualità più il file della registrazione peserà.

Su Windows

Registratore vocale (che nelle versioni precedenti a Windows 10, mi dicono, si chiamava “Registrazione di suoni”) permette di registrare audio attraverso il computer. Pur non essendo pratico di questo sistema operativo, mi sembra di utilizzo molto semplice.

Una volta lanciato il software dal menù start (nel caso: usa il campo di ricerca per trovarlo), verifica nelle Impostazioni di Windows che il microfono in uso sia effettivamente quello che vuoi tu, e se ci sono autorizzazioni di sicurezza da garantire, assicurati di farlo. In calce, anche per Windows, le questioni di sicurezza.

Per registrare, premi il pulsantone blu col microfono (oppure la combinazione di tasti Ctrl+R). Per interrompere, premi il pulsante “Stop”: fine del gioco 🙃 Troverai il tuo file, in formato .m4a, nella cartella “Suoni” all’interno della tua cartella “Documenti”.

Su iOS

Lancia Memo vocali (volendo, lo trovi anche da Centro di controllo), premi il pulsante rosso, inizia a registrare. Fine.

Su Android

Purtroppo manca un’app nativa per la registrazione vocale, o meglio: a seconda del tuo smartphone e del sistema operativo che c’è installato, potrebbe mancare un’app nativa per la registrazione vocale. Poco male: ne troverai sicuramente di gratuite con cui divertirti un quarto d’ora e capire se vanno bene alle tue necessità.

(Appena me lo potrò permettere, acquisterò un telefono su cui far girare Android e fare anche prove di questo tipo. Abbi pazienza.)

Questioni di sicurezza

Su macOS per autorizzare l’uso del microfono da parte di QuickTime devi aprire le Preferenze di sistema: dal Menù Mela in alto a sinistra, oppure cliccando sull’icona della lente d’ingrandimento in alto a destra sulla barra di sistema, e cercando “Preferenze di sistema”.

Fai clic su “Microfono” dall’elenco a sinistra e digli che QuickTime può utilizzarlo senza problemi. E via.

In Windows 10 devi aprire le Impostazioni, scegliere “Privacy” e cliccare su “Microfono”. Se alla voce “Permetti l’accesso al microfono su questo dispositivo” l’accesso al microfono è disabilitato, premi il pulsante per permetterlo.

Poco sotto trovi “Permetti alle seguenti app di accedere al micrfofono”: Registratore vocale deve essere tra queste app.