La strumentazione per fare podcast, capitolo zero e mezzo: cosa devo comprare?

Sì, come titolo non ha senso, ma se mi seguirai improvvisamente avrà tutto senso. (L’imprevedibilità è il marchio di fabbrica di quello che sto facendo, ricorda.)

Appurato che tu voglia davvero fare un podcast, tra le mille cose che devi tenere in considerazione c’è questa regola fondamentale, cioè che a quasi ogni domanda c’è soltanto una risposta: dipende. Se avessi il brutto vizio di fare titoli in forma di domanda (*), quello di questo post sarebbe una cosa come: Qual è la strumentazione migliore per fare un podcast?, e la risposta sarebbe invariabilmente: Dipende.

In questo caso, visto che stiamo parlando di attrezzatura, il pensiero va immancabilmente allo strumento più importante: il microfono. E quindi, se mi chiedi qual è il microfono che devi assolutamente comprare per il tuo podcast, la risposta non può essere altro che: dipende. Ogni voce reagisce in maniera differente a seconda dei microfoni che ha davanti, e ogni microfono mette in risalto alcune caratteristiche rispetto ad altre. Inoltre, come ogni strumento anche un microfono si usura, si logora, cambia: dopo qualche anno potrebbe rispondere in maniera diversa ad alcune frequenze. (E tra parentesi, non è mica detto che sia una brutta cosa.)

Come se non bastasse, anche il posto dove registriamo può influire: il tipo di pareti e la presenza o meno di oggetti – e che tipo di oggetti? Son tutte variabili da tenere in considerazione e che possono stravolgere anche la migliore attrezzatura.

Con un po’ d’esperienza ho capito che non serve avere la migliore attrezzatura possibile, né spendere centinaia (o migliaia) di euro per un microfono professionale: ce la possiamo cavare con molto meno e qualche accorgimento strategico. Di sicuro, investire in strumenti di qualità è una maniera sicura per evitare qualche rogna in post-produzione: un buon microfono catturerà la nostra voce anche in un pessimo ambiente, ma un pessimo microfono genererà un pessimo file audio: poi voglio vederti a tirare bestemmie per migliorare un file di merda.

La soluzione pratica sarebbe trovare qualcuno, una persona amica o un conoscente, che ti permetta di provare un po’ di microfoni per poter capire qualche si adatta meglio alla tua voce. In linea di massima posso dirti che un microfono dinamico aiuta moltissimo a isolare la tua voce dall’ambiente in cui sei, e che un microfono a condensatore è tendenzialmente molto versatile e perfetto per la registrazione anche di strumenti musicali: nel caso ti servisse anche quello.

Se anziché usare un microfono USB vogliamo usare quelli “vecchio stile” e quindi avere un mixer o una scheda audio tra il microfono e il computer, la domanda è un po’ più semplice: vogliamo una rottura di balle in più o facciamo a meno? (Io ho sempre usato un mixer, anche scrausi, se interessasse.) Però devi solo concentrarti sulla qualità e le funzioni dell’accrocchio: le caratteristiche sonore della stanza passano decisamente in secondo piano, o comunque influenzano meno.

(*) Sopporto poco le domande nei titoli, trovo che siano un ottimo modo per fare click-bait. A volte però sono sensati: quindi potrei anche usarne uno o due ogni tanto.