«Benvenute nel 2021», avevo scritto prima che i terroristi suprematisti bianchi attaccassero il Campidoglio statunitense Ma comunque. Quello che anche solo un paio d’anni fa sembrava futuro remoto è arrivato, e speriamo tutte che porti cose un po’ più belle del 2020. Il mio anno passato è stato altalenante: molto buono per certi aspetti, pessimo per altri. Penso che sostenere un progetto come questo significhi investire in una persona, più che nell’ottenere in cambio qualcosa (anche se comunque qualcosa in cambio si ottiene): e allora mi sembra giusto spendere il primo post dell’anno per raccontarti com’è andato il 2020, e quali idee ho per i prossimi mesi.
Iniziando dal versante personale: la mia famiglia ha subito un lutto particolarmente forte, che mi ha lasciato intontito per diversi giorni – anche perché, per via delle restrizioni per la pandemia, non ho potuto partecipare al funerale né passare del tempo con il parentame. “Fortunatamente” non è stato un lutto legato al COVID, parolaccia che invece m’ha centrato verso la fine di ottobre: il mio è stato un decorso piuttosto leggero, rispetto a molti altri (e anche alla persona che mi ha contagiato), ma non sono stati giorni splendidi: soprattutto perché accaduti durante la consegna di un progetto piuttosto grosso.
Dall’altra parte ho lanciato ufficialmente la mia carriera come professionista dell’audio, dopo un paio d’anni di false partenze e basso profilo, e ho ricavato belle soddisfazioni professionali e personali. Economicamente parlando è andata meglio di quanto avessi immaginato e preventivato, anche se rimane indubbio il fatto che l’anno è stato sostenuto soprattutto dalle entrate della mia compagna, specialmente i primi sei/otto mesi. Vediamo come va il 2021, anche da questo punto di vista, ma sto già preparando delle avventure: per esempio un ebook che raccolga gli articoli sulla registrazione da remoto scritti durante il primo lockdown, aggiornati a oggi, e messo in vendita per chiunque (ma compreso nei benefit che ti accaparri con la tua quota mensile!). Cercherò sempre di darti accesso a quasi tutto quello che faccio al di fuori di questo percorso, gratuitamente o a prezzi vantaggiosi a seconda della situazione di partenza: finché sono cose su cui ho un controllo totale, come il corso su GarageBand fatto con Ciraolo o l’ebook cui accennavo poco fa, non ci sono grossi problemi, ma quando ci sono in ballo dei clienti o delle piattaforme in cui non c’entro molto il mio controllo potrebbe scendere drasticamente.

Questo grafico mostra la distribuzione degli introiti del 2020: com’è ovvio la parte del leone l’ha fatta la produzione vera e propria; a sua volta, produrre podcast ha pagato di più dei voice-over e degli speakeraggi che ho seguito. L’obiettivo a lungo termine è di aumentare progressivamente la percentuale d’incasso derivante da cose che non sono la produzione vera e propria, in un’ottica di diversificazione. Va da sé: è un obiettivo a lungo termine,
All’interno della mia carriera lavorativa, e di questo 2021 che si è ormai affacciato, ricade anche questo percorso sui podcast che faccio da marzo scorso e di cui tu fai parte. Alle cose cui sei abituata aggiungerò alcuni esperimenti, per assaggiare cose nuove e vedere se trovo dei format interessanti da sviluppare (o semplicemente divertirmi mentre veicolo contenuti comunque interessanti).
Nelle prossime settimane, per dirne uno, farò alcune sessioni di lavoro “mentre faccio cose di audio”, come preparare una puntata di Ricciotto, mostrando il dietro le quinte. E un progetto breve ma potenzialmente ripetibile in diverse situazioni è “Matteo scopre [software di produzione audio]”, ovvero esplorare e magari imparare le basi di un software in diretta assieme a te che fai parte del percorso. Magari dando a te e alle altre persone che mi sostengono la possibilità di interagire, e a tutti gli altri soltanto di guardare, per esempio. Penso che approcciarsi a un software sia una cosa divertente da fare assieme, e spero che lo pensi anche tu 🙃
(Ma sono aperto a suggerimenti, pertanto se ti viene in mente qualcosa fammi un fischio!)
Lo scopo di questo post era darti qualche notizia in più su quello che ci aspetta, ma pensandoci bene avrei dovuto scrivere soltanto: grazie. Perché il tuo sostegno è fondamentale per il prosieguo della mia attività. I proventi di Patreon sono ancora una percentuale esigua, come abbiamo visto, ma nonostante questo è una delle cose che faccio con più soddisfazione, perché mi illudo di riuscire ad aiutarti a portare avanti i tuoi progetti, esattamente come tu aiuti me. Quindi: grazie. Di cuore.