Riduzione del rumore: come usarla in Audacity


Hai registrato la tua migliore puntata: la migliore puntata di sempre. Non riuscirai a replicarla né superarti. Basta, dopo questa chiudi tutto! C’è un problema gigantesco, però: la qualità sonora non è delle migliori. Vabbè, era un eufemismo: fa proprio cagare. Non tanto per il microfono che hai usato, anzi: quello è più che dignitoso, con tutti i soldi che ci hai speso. Il problema rimane quel fastidiosissimo ronzio di cui non ti eri accorta e che invece è stato registrato; o il rumore costante del vento che speravi non si sentisse e che il microfono, da bravo microfono, ha registrato. È la puntata più bella che hai fatto e l’hai cannata. Cosa fare?

Siediti che te lo spiego, per punti.

Punto primo: a volte succede. Anche quando pianifichi le cose alla perfezione qualcosa può andare storto. È purtroppo un’eventualità di cui tenere in considerazione, con la quale devi fare pace da subito. Non ti dico di disinteressarti della riuscita qualitativa dei tuoi sforzi, anzi: solo che a volte succedono delle cose e la partita la perdi, automaticamente.

Punto secondo: a meno che il tuo non sia un podcast che rilasci dietro pagamento, e per il quale le ascoltatrici pretendono un livello di produzione che neanche quello che si fa agli Abbey Road Studios; oppure: a meno che il tuo non sia un podcast in cui la qualità audio è sempre, sempre, sempre stata eccellente, al punto da usarla come spinta per il suo marketing: se non è il caso del tuo podcast, allora anche un ronzio fastidioso può essere tollerabile. Per fortuna nel pubblico è rimasta molta pazienza e accettazione anche per i prodotti imperfetti, quando quest’imperfezione non impedisce un ascolto quantomeno non doloroso.

Punto secondo, bis: i cagacazzi li trovi sempre, eh. L’abbiamo già detto in un altro momento, ma cercare di accontentare tutti, soprattutto gli audiofili cagacazzi ti procurerà solo ulcera e stress.

Punto terzo: non è detto che la puntata sia da buttare! Si possono limitare i danni, e adesso vediamo, passo passo, come fare.

Innanzitutto, come dicevo settimana scorsa: cerca sempre di lasciare qualche secondo in cui non parli, nella registrazione: torna molto comodo per effettuare dei lavori di post-produzione. Per questo tutorial usiamo Audacity, perché è gratuito, multi-piattaforma ed estremamente potente. Se conosci altri software che ottengono un simile risultato, tranquilla: usa quello che sai usare!

Apri la tua registrazione con Audacity e allarga il più possibile la tua traccia, poi seleziona i momenti in cui non hai parlato, ma in cui è presente il rumore che vuoi eliminare.

Adesso stai vedendo le schermate che ho catturato sul mio Mac, ma anche nella versione per Windows trovi il menù Effetti: scegli “Riduzione rumore…” e vedrai comparire questa maschera:

Devi cliccare “Elabora profilo rumore” perché Audacity impari a riconoscere quello che vuoi che sia tolto. Una volta imparato, seleziona tutta la traccia e torna su “Riduzione rumore…”, e a questo punto fai delle prove. Usando le impostazioni di default di Audacity (sono quelle che vedi nello screenshot), prova a sentire se oltre al rumore viene ridotta anche la qualità complessiva della traccia.

Sì, c’è questo rischio: l’effetto va a intaccare i suoni costanti e riconoscibili, anche quando sono sovrapposti alle nostre voci, ma per farlo deve per forza togliere frequenze e dati alla nostra registrazione, col rischio concreto di rovinarla. Prova a impostare la riduzione del rumore in maniera molto aggressiva, per esempio portando a 48dB il valore della riduzione del rumore, e riascolta. Ti accorgerai che la tua voce ha perso consistenza, e nell’eliminare il rumore di fondo sono state portate via troppe informazioni digitali, creando quegli che in gergo si chiamano artifici. Probabilmente adesso sentirai un sapore metallico, nella tua voce. Non va bene, devi ridurre la riduzione: prova a portarla a 0dB, e riascoltare. Ora sentirai il rumore di fondo senza alcuna riduzione, immagino.

Gioca con i decibel della riduzione del rumore per ottenere il risultato migliore: una voce senza artifici ma con meno rumore di fondo possibile.

Attenzione però: questo funziona con un rumore di fondo, costante, ma se hai invece qualche picco inaspettato (una porta che sbatte, un grido in cortile) devi usare un altro sistema, che è quello del noise gate. Ma ne parliamo un’altra volta 🙃