Mi incuriosiscono sempre i post, o i video, che mostrano l’armamentario di qualcuno. Dove per armamentario, ovviamente, non intendo niente di violento 🙃
Ho pensato di mostrarti i software che uso più di frequente per il mio lavoro. Ovviamente parlo del lavoro coll’audio, quindi produzione, post-produzione, quelle cose lì: anche Telegram è un software che uso per lavoro, per dire, ma in questo frangente non ne parlerò.
Altra cosa: è ovviamente un elenco basato su macOS. Alcune delle app che vedi sono multipiattaforma, altre no: ma non penso ti sarà difficile trovare delle alternative per Windows.
Audio+
Eccola, la cartellina: vediamo le icone, prima:

Alcune delle app di questa cartellina sono app di mantenimento e/o gestione dei vari plugin o dell’hardware. Partendo dall’ultima, sono: RØDEcaster Pro, l’app per gestire il mixerone; Waves Central e Waves AU Reg Utility; PA installation Manager; iZotope Product Portal. Nel tempo sono cambiate, dipende sempre dal software (e dall’hardware) che uso.
A seconda della settimana di lavoro, mi può capitare di lanciare una di queste app tutti i giorni (ciao Logic Pro, guardo proprio te), oppure una volta ogni tanto: l’ordine delle icone rispecchia, grossomodo, questa frequenza di utilizzo. Andiamo comunque a vederle tutte.
Logic Pro me l’hai sentita nominare sempre: è la DAW di Apple, che mi consente di fare il lavoro che faccio ed è responsabile della più grossa fetta del mio fatturato. Costa 200 euro circa e gira solo su Mac. Se vuoi una DAW professionale ti suggerisco di provare Studio One 5 Prime (e prima o poi lo proverò anche io, mi incuriosisce molto). Se già vivi nell’ecosistema Adobe, Audition è un signor software.
Audio Converter Pro lo apro quando mi capitano formati che Logic o Audacity non mi mangiano in maniera nativa. Per entrambi, per esempio, il formato OGG Vorbis è complicato da trattare: allora apro Audio Converter Pro, gli do in pasto il file incriminato, e lo esporto in mp3 o WAV, a seconda della qualità d’origine. L’ho trovato sul Mac App Store, ma in rete troverai miliardi di alternative. (Costa pochi euro, ma nel caso c’è la versione gratuita.)
Piezo è uno di quei software per Mac che rendono gioioso usare questo sistema operativo. È realizzato da Rogue Amoeba, una storica software house specializzata in prodotti audio. Fa una sola cosa e la fa bene: acquisisce l’audio da qualsiasi sorgente del Mac. Un video di YouTube, un messaggio vocale di Telegram, Skype, Zoom: quando ho bisogno di recuperare un audio, eccolo che entra in azione.
Su Audacity non credo che ci sia granché da dire, no? 😌
Forecast è l’app realizzata da Marco Arment per uso interno e messa in giro come beta non supportata: mi permette di stampare nell’mp3 finale i capitoli, di modo che siano letti dalle app di podcast che sanno farlo. È gratuita.
Levelator è un’app storica che era deceduta qualche anno fa, e ora è di nuovo disponibile, gratuitamente, sul Mac App Store. È semplicissimo: gli dai un file WAV in cui i volumi delle voci sono troppo poco omogenei, e lui ti restituisce un file in cui le diverse voci hanno bene o male lo stesso volume. È come inchiodare un chiodo al muro con una palla di ghisa anziché un martello, eh: a seconda della qualità dell’audio originale potresti ottenere un sacco di rumore di fondo. Meglio eliminarlo – in tutto o in parte – alla fonte.
Ampify Studio è un’app che uso per creare delle musiche di sottofondo per alcuni lavori. Ma solo quando sono particolarmente ispirato. È gratuita, ma puoi anche pagare un abbonamento di circa otto euro al mese per ottenere sempre nuovi loop.
Di OcenAudio ho parlato in questo pezzo: è di fatto un clone di Audacity, senza tutte le sue funzionalità, ma mi piace molto di più dell’originale.
Spreaker Studio è l’app di Spreaker per registrare i podcast, oppure – ed è la cosa per la quale l’ho installato – per far funzionare le dirette delle live. Non le faccio quasi mai, ma quando le faccio mi serve.
Quando ho bisogno di capire meglio un file audio, oppure intervenire per ripararne la qualità, apro iZotope RX 7. Fa un sacco di cose, non lo domino bene, ma è ottimo. Ed estremamente costoso. (Oggi trovi la versione 8.)
GarageBand è il fratello minore di Logic Pro. È comodo da tenere sottomano, ché ogni tanto mi capita di usarlo con qualche cliente. E se anche tu usi Mac e vuoi iniziare con un bel software non eccessivamente complesso, qui ti insegno come usarlo.
Note vocali, infine, mi può servire per registrare qualcosa al volo, averlo sincronizzato su tutti i miei dispositivi. Niente di particolarmente eccitante, qui. È un’app di sistema di macOS.